Chi sono
Il mio nome è Camilla Ripani e sono Mentor & Life Coach. Accompagno le persone a fare chiarezza su più livelli: chiarezza personale per coltivare salute interiore e aprirsi a nuove possibilità, e chiarezza nel business per valorizzare la propria unicità professionale e manifestarsi con impatto e coraggio.
I miei percorsi sono dedicati alla consapevolezza e all'integrazione delle emozioni. Quando sai chi sei, ritrovi centratura, benessere e la motivazione per dedicarti a ciò che conta davvero.
Per chi sente il richiamo dei social a livello professionale, ho anche creato Lumina – Accendi la tua comunicazione, il percorso dove guido professionisti e creativi a manifestarsi online costruendo una comunicazione che nasce da chi sono e in allineamento alla loro energia.
Il mio approccio
Il mio approccio unisce lavoro interiore e costruzione pratica. Da una parte ti aiuto a dialogare con le emozioni, i tuoi valori e ciò che ti chiama nel profondo. Dall'altra, ti guido verso obiettivi concreti e azioni pratiche.
In me trovi contemporaneamente la "sciamana" e la "business coach": due anime con cui posso ascoltare sia il tuo desiderio di trasformazione spirituale sia la tua esigenza di mettere i piedi per terra e costruire in modo concreto.
Non propongo formule magiche o trucchetti da copiare, ma ti accompagno a costruire la tua strada – quella che rispetta la tua energia e la tua unicità.
Formazione
Sono Diplomata Coach presso LUNA Scuola di Coaching per l'Anima (ICF ACTP Liv.2); Operatrice FastReset; Guida Human Design System®; Lettrice di Registri Akashici; Facilitatrice in Magia Interiore; Diplomata in Guarigione Esoterica (presso C.AUM.A). Ho studiato Raja Yoga, Mindfulness e pratico meditazione da più di trent’anni.
Questa sintesi di approcci vive anche nei miei libri: il saggio AAA cercasi guru disperatamente e Oracolo del Maestro Interiore, un libro accompagnato da carte oracolari.
"Fare chiarezza è sapere chi sei e cosa ti accende davvero" (Camilla Ripani)
La mia storia
Per ciascuno di noi esiste una strada dove a fare la differenza sei tu, con la tua unicità.
Questa strada non è scontata, non ti viene regalata. Devi cercarla, sceglierla e difenderla con coraggio e fede. Io, però, non lo feci, non all’inizio della mia storia.
Condizionata da un’infanzia difficile, sono cresciuta facendomi influenzare dall’opinione degli altri, lasciando che la paura e il bisogno di essere accettata contaminassero la mia percezione e, di conseguenza, le mie scelte.
Non a caso, con il tempo, il corpo cominciò a chiedermi ascolto, e lo fece nel modo più radicale: attraverso il dolore, la stanchezza, la perdita di equilibrio. Mi ammalai gravemente, e fu quella stessa fragilità a diventare la mia prima maestra. Mi costrinse a fermarmi, ad ascoltare, a capire cosa non stava più funzionando dentro e fuori di me.
Cominciai a lavorare sul mio stile di vita, ma mi addentrai anche nell’esplorazione del mondo invisibile che era dentro di me. Imparai a dialogare con le emozioni, a esplorare la dimensione energetica dell’esistenza, mentre cercavo un punto di incontro con gli impegni quotidiani.
Sviluppai quel senso di chiarezza e di messa a fuoco di ciò che serve davvero, che non è rigidità, ma ascolto profondo di se stessi e del momento presente.
Mi immersi sempre di più nel mondo della crescita personale e spirituale e, senza che ne avessi veramente l'aspettativa, la mia salute migliorò.
Nel frattempo, portavo avanti con dedizione e passione anche il mio lavoro nel campo dell’editoria e della comunicazione. Tutto sembrava finalmente al suo giusto posto.
Un tardo pomeriggio di settembre, tiepido e luminoso, stavo tornando a casa dal lavoro. Avevo deviato dall’usuale percorso e raggiunsi un giardino. Mi appoggiai esausta su una panchina e… cominciai a piangere.
Una signora, passando, mi guardò con preoccupazione. Per un attimo, provai un senso di colpa per averla incupita, allora le dissi: “Signora, non si preoccupi, non è nulla di grave… non c’è nessun morto” (mi uscì in questo modo.)
Ero demotivata e stanca a causa di uno scontro avuto in ufficio, in realtà per delle inezie, ma effettivamente sentivo da un po' di tempo che la mia creatività e il mio tipo di energia non stavano trovando più uno spazio adeguato in quel contesto.
Seduta su quella panchina, mi arresi… e in quell’abbandonarmi vidi quello che non volevo vedere: stavo cercando di tenermi aggrappata a un ruolo che probabilmente mi era diventato stretto.
Ripensando a quanto appena detto alla signora, borbottai fra me e me: “Beh, il morto c’è eccome… e non me ne ero accorta!”.
Credo sia normale crescere e andare avanti, anzi bisognerebbe insospettirsi quando ciò non accade. Qualcosa in te cambia, evolve, va oltre e non puoi fermarlo. A volte, però, cerchi di far finta che non sia così, perché non vuoi mettere in discussione la strada sulla quale ti trovi e che hai raggiunto con tanto impegno.
“E adesso?” pensai.
“Adesso devi fare un salto”, sussurrò il mistero, incurante del mio lutto e della mia ansia.
Come tutti i grandi salti, spesso vedi solo il punto di partenza e non quello di arrivo, e il mio punto di partenza fu chiedermi: “Cosa mi sta chiamando veramente? Che direzione devo prendere?”
La risposta non fu immediata – alcune chiamate vogliono essere assaporate in modo graduale – ma ricordo il senso di gioia che provai quando incontrai quella che poi divenne la mia scuola di coaching: mi fidai e seguii la scia di quella vibrazione.
Guardandomi indietro, realizzai quanto il coaching fosse sempre stato parte di me, anche quando non sapevo cosa fosse: questo approccio ti aiuta a focalizzarti sui tuoi obiettivi, partendo però dai tuoi valori e da ciò che sei autenticamente. Unisce l’essere al fare, con un focus sul risveglio del proprio potere personale.
Alla fine, dopo la formazione e ulteriori esperienze, lasciai andare il precedente lavoro e mi dedicai completamente alla nuova attività di mentore e coach, mettendomi in gioco come mai avevo fatto prima.
Quando fai chiarezza su chi sei e cosa ti accende davvero, quando riconosci e rispetti la tua impronta, ti incammini sulla strada che ti appartiene. No, i dubbi non spariscono del tutto, e ci saranno sempre sfide e nuove trasformazioni. Però impari a fidarti di te, di come “funzioni”, della tua energia, dei tuoi sogni, e impari a trasformarli in obiettivi concreti. Senti finalmente che la tua vita ha senso.
Camilla Ripani
Mentor & Life Coach