Gli eventi che si ripetono e la Legge del Dare

Se una situazione, un certo evento, tende a ripetersi nella tua vita, spesso è perché c'è una lezione, un messaggio per te, che attende di essere colto.

Nel nostro infinito e misterioso universo, ogni aspetto dell’esistente è collegato in modo frattale, così che una stessa informazione si ritrova nel piccolo e nel grande, nella forma e nel contenuto, nel visibile percepito dagli occhi e nell'invisibile scrutato dal cuore.

Gli eventi che si ripetono sono la rappresentazione simbolica di qualcosa che sta richiamando la tua attenzione, un messaggio, una storia che chiede di essere ascoltata.

La Legge del Dare

In particolare, quando gli eventi ricorrenti riguardano un problema, una mancanza, qualcosa che ti viene sottratto regolarmente, puoi decodificarli con l’aiuto della Legge del Dare.

Secondo tale Legge spirituale, per ricevere qualcosa bisogna prima donarlo, pertanto, se soffri poiché qualcosa ti viene tolto o manca nella tua vita, è perché devi imparare a offrirlo.

Vuol dire che in qualche modo, a un qualche livello, tu stai togliendo alla vita ciò che vorresti ricevere per te, quindi ti viene chiesto di ripristinare l’equilibrio; stai togliendo alla vita, nel senso che stai agendo quella mancanza con gli altri o con te stesso, in un modo o nell’altro, anche metaforicamente.

Per esempio, se attraversi continui abbandoni e sofferenze nelle relazioni, potresti avere un aspetto di te che è nell’energia nell’abbandono, tale per cui tu per primo abbandoni e non ti prendi cura degli altri o di te stesso. La Legge ti chiede allora di impegnarti a dare e a darti quell'amore e quella cura che tanto vorresti ricevere dall’esterno.

Se vieni criticato, è perché devi apprezzare, smettendo di giudicare. Se vieni ignorato è perché devi vedere gli altri, smettendo di cercare attenzioni personali. Se sei ammalato è perché devi aprirti alla guarigione, smettendo di sostenere ciò che fa ammalare.

Se qualcosa ti viene tolto, è perché sei chiamato a donarlo, smettendo di toglierlo alla vita.

Le parti ombra

È importante coinvolgere in questo processo anche le tue parti più nascoste, quelle che possiamo definire “parti ombra”.

I tuoi comportamenti esteriori possono essere pacifici, generosi… ma che rapporto hai con l’energia della rabbia, o dell’avidità, o dell’egoismo, che magari hai occultato nel profondo di te e alla quale non lasci il diritto di esistere?

 Se dentro di te non sei in pace, significa che stai vivendo la guerra e, di conseguenza, guerra troverai anche fuori di te.

Non è logica, ma alchimia

In definitiva, il problema o la mancanza che ricorre nella tua vita è il simbolo di ciò su cui la tua anima desidera "lavorare", nella consapevolezza che quel problema prima di tutto risiede dentro di te, pertanto è necessario integrarlo, ossia riconoscerlo, accettarlo, amarlo.

La logica dice: come può un povero aiutare a vivere nell'abbondanza? Come può un malato donare la guarigione? Come può un egoista occuparsi degli altri? Impossibile!

Il cuore, l'anima, operano invece in modo alchemico e sanno che ogni cosa è specchio del mondo interiore e quindi prima di tutto è all’interno di sé che va coltivato ciò che si vuole ritrovare fuori.

Se mi sforzo di donare a livello fisico, ma al mio interno mi sento avaro e nella mancanza, questo non farà che attirare ulteriore mancanza, in quanto è la qualità del mondo interiore a determinare la manifestazione.

Posso però, anche in modo imperfetto, cominciare a fare piccoli doni, magari del mio tempo, del mio sorriso, e sperimentare un nuovo modo di essere, quello del rendermi sinceramente disponibile agli altri, e allora sarò sulla strada giusta, perché è una strada che parte dal mio interno.

Ecco che un povero, per risolvere i suoi problemi di povertà, deve imparare a lasciar andare gli attaccamenti, a percepire l’abbondanza e a donarla; così come una persona non amata deve aprirsi alla frequenza dell’amore e suscitare negli altri il sentimento di essere amati, senza pretendere o aspettarsi di essere ricambiata.

Molto in sintesi, quello che ti viene a mancare, quello che l’ostacolo ricorrente ti toglie, è ciò che sei chiamato a far fiorire nella tua esistenza, laddove la tua esistenza comprende anche le persone che vivono nel tuo mondo.

In questo maniera, ti sposti da uno stato passivo, di vittima, a uno attivo, di creatore, diventando colui che elargisce ciò che gli manca, colui che offre agli altri la soluzione che cerca per se stesso, e proprio per questo, infine, la ottiene veramente.

Camilla Ripani
Mindfulness & Self-Discipline Coach

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