Il vero problema è la paura

La mente è uno strumento complesso e meraviglioso, in grado di creare nel bene e nel male. Per esempio, la tua mente è capace raccontarsi mille storie diverse pur di non guardare in faccia il vero problema, che di solito si riduce alla paura di non essere amati o accettati.

Quando hai paura di sentire il rifiuto, di ritrovarti solo, di scoprirti indegno, hai due possibilità: chiamare le cose con il loro nome e affrontare quell’angoscia, oppure lasciare che la mente crei ogni sorta di giustificazione e darti la scusa per non esporti, non rischiare, così che puoi continuare a farti andar bene un territorio ormai ristretto.

È sempre colpa di qualcuno o di qualcosa, ti dici che non hai le conoscenze giuste, o che, in fondo, va bene così, che non ti interessa cambiare... ma sono tutte balle, perché invece hai paura, paura di scoprire che le tue insicurezze potrebbero essere vere.

Nessuno ama ammettere di avere paura, sia con gli altri sia con sé, allora meglio che ti racconti una storia diversa: non stai scappando dal dolore del rifiuto o del fallimento, non sei terrorizzato di scoprire che le voci interne che ti accusano di essere incapace potrebbero avere ragione, ma stai facendo (o non facendo) certe scelte solo perché “bisogna fare così”, “lo richiedono le condizioni”, “mi piace in questo modo”…

Ogni volta che accade – ogni volta che, pur di non sentire quella paura, pur di non chiamarla con il suo vero nome – ti fai andar bene storie che non hanno senso per la tua evoluzione, è un peccato.

È un peccato, perché quando vedi la paura, quando la vedi per davvero, e non nelle sue maschere, puoi affrontarla e impedirle di farti deviare, allora scopri che non tanto sono vere le tue insicurezze, ma piuttosto tuoi potenziali, i tuoi sogni, la tua capacità di crescere e di fiorire.

Camilla Ripani
Mindfulness & Self-Discipline Coach

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Sforzo e fatalismo

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Non puoi guarire nello stesso ambiente in cui ti sei ammalato