Ho seguito gli esperti e ho perso me stessa
Hai presente quando fai una scelta di lavoro, ma a un certo punto ti rendi conto che qualcosa non quadra… e quella scelta comincia a starti sempre più stretta?
Magari hai preso una certa direzione perché ti sei fatto consigliare dal business coach, ti sei affidato all’esperto di vendita, hai seguito il mercato.
Quando si tratta di trovare clienti o espandere un settore, se non fai il venditore di mestiere, è naturale chiedere aiuto a chi ne sa più di te.
"Devi restringere il campo e farlo in base a quello che il mercato cerca" mi hanno detto, giustamente.
Così ho fatto. Ho ristretto la mia nicchia, presentandomi come qualcuno che aiuta i professionisti a esporsi in video e comunicare sui social.
La mia energia vitale, però, ha cominciato a indebolirsi. Mi sono ritrovata stanca, demotivata, poco focalizzata. Ho cominciato a pubblicare di meno sui social e con minor convinzione, rispetto almeno al mio potenziale creativo e di impatto.
Cosa mi stava accadendo?
Quando ti affidi a logiche "esterne", il rischio è che finisci per ragionare invece di sentire, fare i calcoli invece di farti guidare dalla tua chiamata, mettere in dubbio chi sei invece di chiederti come poter essere ancora di più chi sei davvero.
Avevo smesso di ascoltare quell’io-più-grande che è dentro di me. Era come se gli avessi dichiarato: «Ora che devo monetizzare, mettiamo da parte le mie aspirazioni autentiche e facciamo invece come dicono gli esperti del settore».
Certo, lui ha provato a ribattere: «Sei qui per far fruttare i tuoi doni e il tuo talento, non per seguire gli esperti… Non lo hai ancora capito?!».
Ma io ho fatto orecchie da mercante e lui, giustamente, ha cominciato a mettermi i bastoni fra le ruote, boicottando la mia energia e le mie possibilità, sperando che prima o poi comprendessi il messaggio.
Ecco perché mi sono ritrovata stanca, stressata, incapace di agire in modo efficace. Ecco perché ogni sfida stava diventando un peso, invece di un’opportunità.
All’inizio mi dicevo: "Forse devo ancora riprendermi dal trasloco di quest’anno...", ma la verità è che stavo seguendo i ragionamenti e non il mio sentire autentico, non il mio io-più-grande!
Come ho potuto ridurre il mio posizionamento a “ti aiuto a esporti in video”? Il territorio di cui mi occupo e da cui parto è la consapevolezza, il centro, il dialogo fra le parti interne – e poi arriviamo alla comunicazione, se questa fa parte del tuo cammino.
Presentandomi solo come “coach per la comunicazione”, stavo nascondendo la parte più importante della mia missione, che riguarda la liberazione dai propri limiti e condizionamenti per fare spazio alla propria autentica direzione.
Nel mondo del marketing spesso si parte in quarta con la creazione di contenuti e funnel di vendita, ma senza prima verificare se c’è allineamento tra il servizio che offri e cosa veramente ti chiama.
La svolta c’è stata quando mi sono chiesta: «Cami, se tu avessi una cliente che, come te, sta avendo un momento di stanchezza e resistenza… come procederesti? Insisteresti nel costruire tutto il suo brand e la comunicazione… o faresti uno spietato check di coerenza?»
Ho fatto lo spietato check di coerenza. E ho realizzato. Ho realizzato che il problema non era la mia stanchezza né la mia incapacità di vendere, ma la mia mancanza di allineamento con la mia “zona di genio”, con i miei veri talenti.
Su consiglio dei “venditori”, avevo preso una strada non mia, una strada dove il mio io-più-grande non trovava spazio.
Ogni volta che – invece di ascoltare il mio sentire profondo – scelgo in base alle apparenze o ai consigli altrui, finisco in luoghi stretti e senza senso. Una lezione che non finisco mai di imparare.
Con tutto questo, non voglio dire che gli aiuti professionali siano inutili, anzi spesso fanno la differenza. Semplicemente, come in tutte le cose, la responsabilità della scelta è tua. Sei tu a dire “sì” o “no”.
In altre parole: l’esperto, nel suo campo, ne sa più di te… ma la tua anima, del tuo cammino, ne sa più di tutti gli altri.
È una mia responsabilità riconoscere chi sono e comportarmi di conseguenza, scegliendo di accettare o meno i consigli che provengono dall’esterno, semmai declinandoli su di me in modo opportuno.
Il punto è che non sono un coach che “ti aiuta a comunicare”. O meglio, ti aiuto anche a comunicare – ma parto da più in profondità. Prima di tutto, sono un coach che ti scuote dentro e ti sprona a riconoscere chi sei, per seguire la direzione che ti appartiene.
E se comunicare fa parte della tua direzione, ti accompagno anche in quello – ma sempre partendo dal tuo centro.
Ti ho raccontato la storia di questo periodo per dirti che riparto da qui e che, nei prossimi tempi, vedrai una trasformazione importante sul mio sito e sui miei canali: ti parlerò di consapevolezza, tornare al centro, integrazione delle emozioni e delle energie, azioni ispirate dall’essere… perché questo io sono, questo è il mio “genio” e questo è il bisogno sempre più impellente dei nostri tempi.
Voglio portarti dove coaching e anima si incontrano, per liberare il coraggio di costruire i propri sogni e la propria missione.
Prima di lasciarti, ti invito a rispondere alle seguenti domande:
E se ciò a cui ti sei aggrappato fosse una maschera?
E se la lasciassi andare, cosa accadrebbe?
Quale verità è tempo che tu veda?
Quanto ti fidi di quello che ti chiama, al di là dei ragionamenti?
Chi sei, quando sei libero di essere?
Come puoi attirare abbondanza, se prima di tutto non confidi nell'abbondanza del tuo essere, dei tuoi talenti e di ciò che ti chiama? Come puoi creare con entusiasmo e realizzazione, se non ti fai guidare da chi sei e non liberi il tuo vero potenziale?
Camilla Ripani
Inner Alignment Coach
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