Ti stai facendo la domanda giusta (per il tuo obiettivo)?

Le domande sono uno strumento prezioso. Non tutte le domande, però, hanno lo stesso potere. Alcune ti lasciano dove sei, mentre altre ti portano oltre, stimolano un pensiero diverso, una consapevolezza più ampia.

Quando pensi a un obiettivo da raggiungere, magari uno a cui tieni in modo particolare, la prima domanda che ti sorge spontanea è: «Cosa devo fare per arrivarci?»

È una buona domanda. Ti costringe a fermarti, a riflettere sulle tue azioni e ad allinearle a ciò che vuoi.

Ma c'è una domanda ancora più potente: «Chi devo essere per raggiungere questo obiettivo?»

Infatti, ottieni le cose quando sono in risonanza con quello che sei. Quello che sei, poi, si espande ulteriormente attraverso quello che fai.

Se parti subito dal fare e dalle azioni, rischi di concentrarti sugli aspetti esteriori del cambiamento e di mancare la vera leva trasformativa, che è sul piano dell’essere, cioè dell’identità.

L'obiettivo che desideri si trova in un futuro dove c'è una certa versione di te che l'ha realizzato. Significa che quando diventi quella versione, manifesti quell'obiettivo.

Prima di cominciare a fare, chiediti:

– Chi sono io, nella versione di me che ha realizzato l'obiettivo?

– Come penso, in quella versione di me? Quali sono i miei valori, i miei punti di vista? Come affronto gli ostacoli? Che tipo di carattere ho? Cosa mi sostiene e mi fa andare avanti?
– Riesco a immergermi in quella versione, a sentire (anche solo per pochi istanti) di essere già lei?

Se la risposta è sì, ottimo. Continua così e poi agisci di conseguenza.

Ma se la risposta è no, passare subito all'azione rischia di diventare una lotta, perché agisci partendo da chi sei oggi, e non da chi sarai domani.

Allora quel fare diventa un dovere, un peso, perché è qualcosa che non è allineato con chi sei. Non c'è vero piacere, non c'è visione, non c'è nutrimento a livello dell'essere. E alla fine mollerai.

Qual è la formula giusta?

Come prima cosa, entra nella mentalità di quel tuo io futuro, nella sua forza, nella sua visione, nella sua energia. Richiamalo ogni volta che puoi... e soprattutto prima di agire, prima di ogni passo.

Chiudi gli occhi e portati lì, in quella energia, in quell’aura. Senti le emozioni e le sensazioni, senti come tutto è già parte di te.

Poi apri gli occhi e vai a fare quello che devi fare, diventa chi hai scelto di diventare. Non si tratta di sforzo, si tratta di missione. Non si tratta di provarci, si tratta di andarti a prendere quello che ti appartiene già.

L'azione senza l'essere è sterile. L'essere è il seme, la vita da cui tutto scaturisce. Il fare, quando è al servizio dell'essere, porta a fioritura e manifesta frutti.

In breve: prima senti chi vuoi essere, poi agisci da lì.

Ecco, tutto questo scaturisce dall'aver cambiato la domanda da «cosa devo fare» a «chi devo essere». Non tutte le domande hanno lo stesso potere. Scegli con cura le tue domande, perché farà la differenza.

 Camilla Ripani
💫
Life Coach & Soul Mentor

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Ho seguito gli esperti e ho perso me stessa